Edgarda Ferri
Un gomitolo aggrovigliato è il mio cuore. Vita di Etty Hillesum
La Nave di Teseo
In libreria il 1° giugno
Esther Hillesum, detta Etty, è una ragazza olandese di origini ebraiche, colta, curiosa, dalla sensibilità inusuale. Appassionata di letteratura russa e lettrice vorace, lavora come dattilografa al Consiglio Ebraico: la sua è una condizione privilegiata, allo scoppiare della seconda guerra mondiale e con l’inizio delle persecuzioni razziali potrebbe scappare e salvarsi. Potrebbe coltivare i suoi studi, scoprire l’amore che comincia ad affacciarsi nella sua vita, realizzare i mille sogni suggeriti dalla sua fantasia. Ma decide di non abbandonare la sua famiglia, il suo popolo, e di condividerne fino in fondo la sorte. Così, il 7 settembre 1943, dopo i mesi passati nel campo di transito di Westerbork, sale su un treno per Auschwitz da cui, neanche trentenne, non farà più ritorno.
In questo appassionante ritratto, che si legge come un romanzo di grande intensità, Edgarda Ferri racconta l’animo ribelle e poetico di Etty Hillesum, gli anni della gioventù e della guerra affrontati con uno spirito mai esausto, un “umanesimo radicale” che ha trovato nelle pagine del suo diario e delle sue lettere un’altissima interpretazione letteraria. Considerata uno dei simboli della Shoah, la vita e l’opera di Etty Hillesum sono diventate fonti di ispirazione contro l’oblio della memoria, esempio di un altruismo e una solidarietà̀ capaci di sopravvivere alle atrocità̀ della storia. Questo libro ci trasporta con intimità̀ e rispetto nei suoi momenti privati, nelle scelte coraggiose, nel cuore tormentato di una donna dalla forza indomita e mai dimenticata.
Edgarda Ferri scrittrice, saggista, giornalista, ha all’attivo numerose biografie, tra cui quella di grandi donne come Maria Teresa d’Austria, Giovanna la Pazza, Caterina da Siena, Letizia Bonaparte, Matilde di Canossa, Eloisa, Flavia Giulia Elena, di artisti come Piero della Francesca, di condottieri e architetti come Vespasiano Gonzaga. Si è occupata di storia contemporanea in L’alba che aspettavamo e Uno dei tanti. Ha pubblicato inoltre Klimt, le donne, l’arte, gli amori, Il cuoco e i suoi re e Guanti bianchi. Collabora con “la Repubblica”.
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