M&D e Fondazione Ermanno Casoli
presentano
THE WISHFULL MAP
un progetto di PIETRO RUFFO
per ANGELINI
nell’ambito del programma
E-STRAORDINARIO
a cura di Marcello Smarrelli
giovedì 7 e venerdì 8 maggio 2015
Lanificio Luciani, Roma
La Fondazione Ermanno Casoli presenta un nuovo appuntamento di E-STRAORDINARIO, un progetto curato da Marcello Smarrelli che da anni porta l’arte contemporanea nel mondo dell’impresa utilizzandola in modo del tutto innovativo come strumento didattico per la formazione aziendale.
Giovedì 7 e venerdì 8 maggio 2015, E-STRAORDINARIO si terrà presso il Lanificio Luciani, a Roma, con l’artista Pietro Ruffo che condurrà un workshop dal titolo THE WISHFULL MAP, per 60 dipendenti – quadri e dirigenti di ACRAF, polo farmaceutico del gruppo Angelini. Il progetto nasce dalla collaborazione tra la Fondazione Ermanno Casoli e Piero Tucci, Senior Partner M&D, trainer specializzato in formazione e sviluppo delle risorse umane.
Il workshop, che vedrà Piero Tucci affiancare l’artista nei due giorni di attività, si sviluppa intorno all’idea di rendere con un’immagine la presenza dell’azienda nel mondo cercando di porre l’accento sui valori fondamentali che ne rappresentano la cultura. Il risultato finale sarà la realizzazione di un grande planisfero da parte dell’artista e delle 60 persone coinvolte.
“La scelta di Pietro Ruffo – spiega Marcello Smarrelli – nasce dalla particolarità del suo approccio metodologico: la sua capacità di lavorare in gruppo e la cura meticolosa per ogni fase della progettazione, che si formalizza in opere dal forte impatto visivo ed emotivamente coinvolgenti, sostenute da contenuti che indagano i grandi temi della storia universale, in particolare la libertà e la dignità del singolo individuo costantemente minacciate dalla massificazione in atto nella società contemporanea”.
Il lavoro partirà da una proiezione del mondo su un icosaedro regolare, che, diviso in venti triangoli equilateri, andrà a ricreare un atlante completo. Il triangolo equilatero, che fa riferimento al logo di Angelini, sarà la base di lavoro per i dipendenti dell’azienda, divisi in 20 gruppi di tre persone. Successivamente i partecipanti al workshop assoceranno un colore a ciascuna delle trenta parole chiave dell’azienda, che sarà riportato ad acquerello sulla mappa. Successivamente, ogni partecipante realizzerà il ritratto a matita di un compagno di workshop. I 60 ritratti andranno a costituire un ulteriore elemento di questa grande mappa, con l’idea che la forza delle persone che lavorano all’interno dell’azienda sia di fatto il potenziale più importante che ne determina la crescita. Alla fine del processo, i 20 triangoli equilateri realizzati saranno uniti a formare una grande opera collettiva di 250x600cm, un ritratto corale dell’azienda e dei suoi valori.
Il workshop si inserisce nella costante ricerca che da molti anni Piero Tucci porta avanti attraverso la progettazione di metafore per la formazione, atte a coinvolgere segmenti di popolazione aziendale che si connotano per l’alto contenuto professionale dei ruoli ricoperti. “Per quanto riguarda i contenuti formativi – spiega lo stesso Tucci – lavoreremo su quattro momenti legati a questi argomenti: la corretta attribuzione delle priorità, la cultura positiva dell’errore, fiducia e affidabilità, la trasparenza nei processi di comunicazione. A questi temi farà da sfondo quello dell’accountability, inteso nella sua accezione di assunzione di responsabilità.”
Pietro Ruffo
Nato a Roma nel 1978, Pietro Ruffo è laureato in architettura, è stato titolare di una borsa di ricerca presso The Italian Academy for Advanced Studies – Columbia University, New York per l’anno 2010- 2011, ha vinto nel 2009 il Premio Cairo e nel 2010 il Premio New York, residente nel 2010 presso l’I.S.C.P. The International Studio & Curatorial Program New York, residente nel 2012 presso la Nirox Foundation Johannesburg Sud Africa, e nel 2013 presso la Fountainhead Residency di Miami.
La poetica di Ruffo è legata agli elementi base della sua formazione da architetto: il progetto, la carta e il disegno. Ogni sua opera, infatti, ha origine da una meticolosa progettazione, attenta al minimo dettaglio, e prende forma sul foglio attraverso il segno delicato ma incisivo.
Tra le principali mostre personali e collettive si ricordano: SPAD SVII, Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma; The political gymnasium, Blain Southern London; A complex istant, Moscow, special project per la quarta biennale di Mosca; Irhal – Irhal, Galleria Lorcan O’Neill, Roma; Apocalittici e Integrati, MAXXI, Roma.
Ha esposto inoltre al Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Prato; Istituto Italiano di Cultura Los Angeles; Centro arti visive Pescheria, Pesaro; M.A.R. Museo d’Arte della città di Ravenna; M.A.D Museum of art and design New York; MACRO Museo d’arte contemporanea comune di Roma; TEA, Tenerife Espacio de Las Artes, Islas Canarias Spagna; Kaoshiung Museum of Fine Arts, Taiwan; Taichung Creative Cultural Park, Taiwan, Cassina Show room, New York.
I suoi lavori fanno parte di diverse collezioni museali, e fondazioni private come Deutsche Bank Foundation, M.A.M.B.O Museo d’arte moderna Bologna, MACRO Museo arte contemporanea Roma, MAXXI Museo delle arti del XXI secolo Roma, MAR Museo d’arte contemporanea Ravenna, Fondazione Pastificio Cerere (Roma), Fondazione Giuliani (Roma), Depart Foundation (Rome, L.A.), Fondazione Guastalla (Switzerland), e Lodeveans Collection (London).
Fondazione Ermanno Casoli
La FEC nasce nel 2007 a Fabriano (AN), in memoria del fondatore dell’impresa Elica. La Fondazione è da sempre impegnata nell’ideazione e promozione di progetti grazie ai quali l’arte contemporanea incontra il mondo dell’impresa. In tutte le attività, la FEC assume il ruolo di mediatore – in collaborazione con le società di formazione – garantendo agli artisti piena autonomia e libertà di espressione e all’azienda coerenza e compatibilità delle iniziative con le proprie esigenze e i propri obiettivi. Gli artisti contemporanei entrano direttamente nel cuore delle aziende, dialogando coi dipendenti nel contesto di workshop e laboratori che stimolano creatività, innovazione, spostamento dei punti di vista, contribuendo a migliorare gli ambienti di lavoro. Con E-STRAORDINARIO la FEC ha messo a punto un progetto di formazione che porta l’arte contemporanea nel mondo industriale: attraverso un ciclo di incontri teorici e di workshop, in cui artisti di fama internazionale vengono messi al centro dell’attività formativa e lavorano ad un progetto artistico con i dipendenti di un’azienda. L’iniziativa viene realizzata in collaborazione con un trainer specializzato in formazione manageriale. Tra le aziende e istituzioni per le quali la FEC ha realizzato E-straordinario si segnalano, oltre a Elica: ACRAF – Aziende Chimiche Riunite Angelini Francesco, Confindustria Ancona, Gruppo Sole 24 ORE, Bricocenter, MSD, Biotronik, Jungheinrich. Per E-STRAORDINARIO la FEC ha ottenuto il patrocinio del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.
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