Fondazione Ermanno Casoli e M&D
in collaborazione con Business Meets Art
presentano
Francesco Arena
Da bambino camminavo mettendo i piedi solo sulle mattonelle nere, ora che sono grande quando cammino non so più su quale colore di mattonelle mettere i piedi
progetto formativo con un gruppo di imprenditori e artisti
nell’ambito del programma E-STRAORDINARIO
a cura di Marcello Smarrelli
Udine, Museo del Castello
giovedì 29 gennaio 2015
E-STRAORDINARIO, il programma della Fondazione Ermanno Casoli che ha portato l’arte contemporanea nel mondo dell’impresa, utilizzandola come strumento didattico per la formazione aziendale, il 29 gennaio 2015 propone un nuovo progetto a Udine, coinvolgendo l’artista Francesco Arena, già vincitore della XI edizione del Premio Ermanno Casoli e ospite del Padiglione Italia alla 55esima Biennale di Venezia. E-STRAORDINARIO, che in questa occasione vede la collaborazione di M&D, società specializzata in formazione e sviluppo delle risorse umane, ha appena ricevuto il primo premio Cultura + Impresa. Il programma, già sperimentato con successo in diverse realtà industriali, è nato con l’obiettivo di portare l’arte nelle aziende quale strumento privilegiato per creare ambienti di lavoro sensibili al cambiamento e all’innovazione.
Francesco Arena, Teste (Maria), 2010, foto di Stefano Menconi
L’iniziativa è ospitata nell’ambito della terza edizione di Business Meets Art, a cura dell’associazione ETRARTE, manifestazione internazionale dedicata ad arte e impresa, che si propone come occasione di network fra progetti culturali e mondo delle aziende.
Il workshop con Francesco Arena, giovedì 29 gennaio al Museo del Castello di Udine, ha il titolo evocativo Da bambino camminavo mettendo i piedi solo sulle mattonelle nere, ora che sono grande quando cammino non so più su quale colore di mattonelle mettere i piedi. Si tratterà di una serie di “esercizi” che indagano il rapporto tra l’individuo e la memoria, cercando di capire come vissuto e ricordi personali si perdano nel flusso della memoria collettiva. Il corpo di ogni partecipante, nella sua unicità, sarà il mezzo per confrontarsi con i propri limiti e interagire con i confini degli altri. Il workshop rispecchia la poetica di Francesco Arena, tra gli artisti italiani più attenti nell’indagare la storia politica e sociale recente, nazionale e internazionale, applicando un forte simbolismo a una ricerca plastica, coerente e analitica.
Francesco Arena, Teste (Matteo), 2010, foto di Stefano Menconi
L’artista sarà chiamato a interagire con un gruppo eterogeneo: lavoreranno infatti fianco a fianco un gruppo di venti persone tra imprenditori, rappresentanti delle istituzioni e giovani artisti, tutti prevalentemente attivi nel territorio friulano, che sperimenteranno assieme la metodologia della Fondazione Ermanno Casoli. Piero Tucci, senior partner della società di formazione M&D, utilizzando come metodologia didattica la metafora dell’arte, guiderà i partecipanti in un’esperienza tesa a creare sensibilità verso i significati e le logiche che fanno da sfondo al gioco di squadra. Le riflessioni sulla collaborazione, sulla diversità di stili e di metodi di lavoro saranno portate avanti ed alimentate dall’esperienza concreta dei partecipanti nella realizzazione di un’opera collettiva. Lo scopo di questo lavoro sarà dare senso al “saper fare insieme”.
Fondazione Ermanno Casoli
La FEC nasce nel 2007 a Fabriano (AN), in memoria del fondatore dell’impresa Elica. La Fondazione è da sempre impegnata nell’ideazione e promozione di progetti grazie ai quali l’arte contemporanea incontra il mondo dell’impresa. In tutte le attività, la FEC assume il ruolo di mediatore – in collaborazione con le società di formazione – garantendo agli artisti piena autonomia e libertà di espressione e all’azienda coerenza e compatibilità delle iniziative con le proprie esigenze e i propri obiettivi. Gli artisti contemporanei entrano direttamente nel cuore delle aziende, dialogando coi dipendenti nel contesto di workshop e laboratori che stimolano creatività, innovazione, spostamento dei punti di vista, contribuendo a migliorare gli ambienti di lavoro. Con E-STRAORDINARIO la FEC ha messo a punto un progetto di formazione che porta l’arte contemporanea nel mondo industriale: attraverso un ciclo di incontri teorici e di workshop, in cui artisti di fama internazionale vengono messi al centro dell’attività formativa e lavorano ad un progetto artistico con i dipendenti di un’azienda. L’iniziativa viene realizzata in collaborazione con un trainer specializzato in formazione manageriale. Tra le aziende e istituzioni per le quali la FEC ha realizzato E-straordinario si segnalano, oltre a Elica: ACRAF – Aziende Chimiche Riunite Angelini Francesco, Confindustria Ancona, Gruppo Sole 24 ORE, Bricocenter, MSD, Biotronik, Jungheinrich. Per E-STRAORDINARIO la FEC ha ottenuto il patrocinio del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.
Francesco Arena, Massa sepolta, 2013
Francesco Arena
Francesco Arena è nato a Torre Santa Susanna, in provincia di Brindisi, nel 1978. Attualmente vive e lavora a Cassano delle Murge, vicino Bari. La sua attività artistica prende le mosse dagli episodi di carattere politico e sociale che hanno infuocato la cronaca italiana dei decenni appena trascorsi; episodi che, troppo spesso taciuti o nascosti, vengono reinterpretati e indagati attraverso le forme sintetiche delle sculture dell’artista. A Francesco Arena sono state dedicate diverse mostre personali, come 3 Ludwig reflections and 1 horizon, Nogueras Blanchard, Barcellona (2014); Onze mille cent quatre-vingt sept jours, Frac Champagne-Ardenne, Reims (2013) ; Trittico 57, Project Room, Museion, Bolzano (2012); Orizzonte con riduzione di Mare, Monitor, Roma (2012); Com’è piccola Milano, Peep Hole, Milano (2011); Art Statement, Art Basel e Teste, Fondazione Ermanno Casoli, Fabriano (2010).
L’artista ha, inoltre, partecipato a diverse collettive, tra cui si ricordano vice versa, Padiglione Italia, 55 Biennale di Venezia, Venezia (2013); La storia che non ho vissuto. Testimone indiretto, Castello di Rivoli, The revolution must be made little by little | part 2: The Squaring of the Circle, Galeria Raquel Arnaud, San Paolo, Brasile, Sotto la Strada la Spiaggia, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino (2012); Il bel paese dell’arte, GAMEC, Bergamo, Pleure qui peu rit qui veut – Premio Furla, Palazzo Pepoli, Bologna (2011); Temporaneo – contemporary art in the evolving city, Roma, Practicing Memory – In the time of an all – engaging present, Fondazione Pistoletto, Biella (2010).
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