POLITEAMA IN PRIMO PIANO 2015
Ridotto Teatro Politeama Pratese
V Edizione
20 gennaio – 5 maggio 2015
Dal 20 gennaio al 5 maggio il Ridotto del Teatro Politeama Pratese ospita la quinta edizione di Politeama in Primo Piano, a cura di Mirko Guerrini. Mantenendo la sua natura di club musicale, anche questa nuova edizione si caratterizza per dare spazio soprattutto a giovani artisti e ad emergenti talentuosi, che spesso non trovano luoghi adatti per le loro espressioni musicali.
Tutti i concerti, rigorosamente di martedì, alle 21.15, saranno introdotti da Massimo Altomare. E per chi lo desidera, anche quest’anno, potrà usufruire della formula apericena (su prenotazione 0574 603758), a partire dalle ore 20.
“In un panorama culturale nazionale sempre più problematico” – dichiara Mirko Guerrini, direttore artistico di Politeama in Primo Piano – “il valore della rassegna del Ridotto acquista un ruolo inestimabile per la città di Prato ed ancora una volta il Teatro Politeama Pratese mostra la capacità di continuare a diffondere la cultura a tutti i costi. Sarà riproposta la formula dell’apericena, che ha saputo trasformare il bellissimo ed austero spazio del Ridotto in una sorta di elegante Circolo degli Artisti o, come amo ormai definirla “Carboneria dell’arte”, dove schiere di appassionati si riuniscono (per fortuna non troppo segretamente) in occasione degli appuntamenti del Ridotto, per condividere momenti di bellezza e sensibilità artistica.”
Nove eventi compongono il calendario della stagione 2015, si inizia martedì 20 gennaio con About Yeats, rilettura in chiave jazzistica di alcuni testi del grande poeta irlandese, progetto di Giorgio Rossini, cantante e chitarrista jazz, insieme a Alessandro Berti al contrabbasso, Emanuele Proietti al pianoforte e alla diamonica, Marco De Cotiis al sax tenore. Martedì 3 febbraio sarà la volta di una formazione cameristica di eccellente qualità come l’Ensamble Alraune, nata nel 2010 attorno a Stefano Zanobini e Mario Sollazzo che spaziano dalla musica antica a quella contemporanea, e che al Ridotto porteranno un toccante “Concerto della Memoria”. Si passa poi a martedì 10 febbraio, al clarinetto di Marco Ortolani con il Quartetto d’Archi dell’ORT a cui seguiranno due formazioni Jazz più tradizionali come il trio di Simone Graziano, martedì 24 febbraio, e quello di Dario Cecchini, leader dei FunkOff, martedì 24 marzo. Ci sarà spazio anche per proposte particolari come il Duo Simone Santini-Alessandro di Puccio, martedì 14 aprile, e per l’energia coinvolgente del gruppo dixieland dei Florentine Swingsters, sempre ad aprile, martedì 28. Grande attesa per la performance in solo di Patrizio Fariselli, storico membro del gruppo Area, in “Piccolo Atlante delle Costellazioni Estinte”, martedì 10 marzo, e del Trio UGO, giovanissima formazione nata nel 2014 a Berlino, che chiuderà la rassegna martedì 5 maggio, completando così un cartellone di qualità che trova la sua collocazione ideale in uno spazio unico ed inimitabile come il Ridotto del Teatro Politeama.
Tutti i concerti di POLITEAMA IN PRIMO PIANO si terranno nelle sale del Ridotto del Teatro Politeama Pratese, costo apericena più concerto, dalle ore 20 (su prenotazione allo 0574/603758), 15 €, solo concerto 7 €. Inizio concerti ore 21.15. Anche quest’anno sarà possibile acquistare un abbonamento per i 9 appuntamenti in calendario, costo 45 €, per gli studenti under 25 l’abbonamento sarà di 35 €.
Per informazioni e prevendita:
Teatro Politeama Pratese
Via G. Garibaldi 33, Prato
Tel. 0574 603758 – Fax 0574 445580
teatro@politeamapratese.com – www.politeamapratese.com
Ufficio stampa:
Davis & Franceschini
Tel. 055 2347273 – Fax 055 2347361
info@davisefranceschini.it – www.davisefranceschini.it
POLITEAMA IN PRIMO PIANO 2015 | Ridotto TEATRO POLITEAMA PRATESE
20 gennaio – 5 maggio 2015
Programma
Martedì 20 Gennaio, ore 21.15
Giorgio Rossini
ABOUT YEATS
Giorgio Rossini – voce, chitarra
Alessandro Berti – contrabbasso
Emanuele Proietti – pianoforte, diamonica
Marco De Cotiis – sax tenore
Angelo Ferrua – batteria
“About Yeats” è una rilettura in chiave jazzistica di alcuni testi di William Butler Yeats (1865-1939). Il linguaggio del poeta irlandese, suggestivo e ricco di fascino, è permeato da una rilevante ricchezza timbrico-letteraria, oltre che da una grande musicalità nella costruzione formale. I testi musicati da Giorgio Rossini, sono stati scelti attingendo dai versi giovanili ancora pieni d’incanto e bellezza, e da alcune poesie della maturità, dense di forza vitale e sensualità, ma anche di inquietudine. La title track “About Yeats” è un omaggio strumentale composta “sul nome” del poeta.
Martedì 3 Febbraio, ore 21.15
Ensemble Araune
CONCERTO DELLA MEMORIA
David Romano, Marlene Prodigo, violini
Stefano Zanobini, viola
Maximilian von Pfeil, violoncello
Mario Sollazzo, pianoforte
Lorenzo Malagola Barbieri, basso
Dai campi di concentramento nazisti ai gulag staliniani, dai desaparecidos argentini fino ai massacri etnici di Curdi, Armeni, Bosniaci, la violenza dell’annullamento di una parte della società attraverso la sua eliminazione fisica è una costante della storia umana. Un compositore simbolo della resistenza interna al regime stalinista, Dmitri Šostakovič, ha visto scomparire da un giorno all’altro amici e colleghi e ha direttamente subito la censura sovietica che, non meno di quella nazista, colpiva gli artisti facendo sparire le loro creazioni dalla vita pubblica della nazione. Le sue composizioni ricche di temi ebraici, affiancate ad altre di origine diversa, fanno da guida al concerto.
Martedì 10 Febbraio, ore 21.15
MARCO ORTOLANI + QUARTETTO D’ARCHI dell’Ort
B.HERRMANN – Quintet “Souvenir de Voyage”
W.A.MOZART – Quintetto KV 581
Marco Ortolani è dal 1985 primo clarinetto dell’Orchestra della Toscana. Nell’ambito della musica d’oggi collabora con Tempo Reale, con il Contempoartensemble, con GAMO e con l’ensemble Elastiko, incontrando compositori quali Luciano Berio, Silvano Bussotti, Ivan Fedele, Toshio Hosokawa, Peter Maxwell Davies, Helmut Lachenmann. Dal 2001 è clarinettista assistente ai corsi di composizione tenuti da Azio Corghi, Giorgio Battistelli e Luis Bacalov all’Accademia Musicale Chigiana di Siena. Ha inciso, per Arts, musiche di Arnold Schoenberg, Pierre Boulez, Luciano Berio e per Frame le Sonate a Quattro di Gioacchino Rossini. Si interessa inoltre all’esecuzione di musiche del periodo classico con strumenti storici e con l’Ensemble dell’Accademia ha inciso per Symphonia i quintetti a fiato di Giuseppe Maria Cambini.
Martedì 24 Febbraio, ore 21.15
SIMONE GRAZIANO TRIO
Simone Graziano – pianoforte
Francesco Ponticelli – basso
Enrico Morello – batteria
Simone Graziano è nato a Firenze. Ha iniziato a studiare pianoforte all’età di sei anni. Si è diplomato col massimo dei voti in pianoforte classico sotto la guida del Maestro Stefano Fiuzzi presso il conservatorio di Firenze “Luigi Cherubini”.
Contemporaneamente alla musica classica ha portato avanti lo studio della musica jazz, ha studiato alla Berklee School of Music di Boston. Ho seguito seminari e corsi con John Taylor, Mauro Grossi, Kenny Wheeler, Mulgerw Miller, Riccardo Fassi, Enrico Pieranunzi, Stefano Bollani, Franco D’Andrea.
In questi anni ho avuta l’occasione di suonare e registrare con molti musicisti: Ares Tavolazzi, Chris Speed, David Binney, Tim Berne, Gilad Atzmon, Paul McCandless, Stefano “Cocco” Cantini, Luciano Biondini, Gabriele Mirabassi, Battista Lena, Francesco Petreni, Marco Tamburini, Francesco Cafiso, Walter Paoli, Danilo Gallo, Zeno De Rossi, Claudio Fasoli, Cristiano Arcelli, Daniele Mencarelli, Lello Pareti, Piero Borri, Nico Gori, Mirko Guerrini.
Martedì 10 Marzo, ore 21.15
PATRIZIO FARISELLI
in “Piccolo Atlante delle Costellazioni Estinte”
Dodici improvvisazioni per pianoforte e modulatore ad anello
Le immagini evocate dalle costellazioni sono tra le più significative testimonianze del pensiero simbolico dell’antichità. Al di là delle esigenze di orientamento e dell’aspetto computazionale dell’astronomia arcaica, esse ci raccontano aspetti dell’iconografia occidentale che affondano nella notte dei tempi: dalla cultura Babilonese fino a quella Minoica, per poi perdersi nell’irrintracciabilità dell’età del bronzo e oltre. Numerosi sono stati, nel corso della storia, i tentativi di sovrapporsi o di sostituire queste antiche visioni con immagini legate ad altre contemporaneità, ad esempio i ripetuti tentativi di cristianizzare il cielo (il Sole doveva essere “Cristo”, Venere “Giovanni Battista” etc.). Questa proliferazione di immagini ed immaginari arrivò fino agli anni Venti, quando l’Unione Astronomica Internazionale fissò una volta per tutte la nomenclatura del cielo in ottantotto costellazioni. Tutte le costellazioni che non rientrarono nel novero “ufficiale” divennero costellazioni estinte.
I dodici brani del Piccolo Atlante delle Costellazioni Estinte indagano il carattere di altrettante immagini fantastiche svolgendo un percorso tra i suoni, così come l’occhio traccia sentieri tra le stelle. Un po’ di musica a soggetto e un po’ libera introspezione. Il modulatore ad anello (ring modulator) è uno dei classici dispositivi della musica elettronica. Nel Piccolo Atlante delle Costellazioni Estinte viene utilizzato per introdurre quantità variabili di indeterminazione alla musica per pianoforte. Tecnicamente, il suono del pianoforte (modulante) viene accostato ad una sorgente sintetica sinusoidale (modulatore) dando luogo ad un’alterazione dosata nel mentre o subito dopo l’improvvisazione, trasformando e distorcendo i contenuti armonici. Il suono così ottenuto è fratello (quasi coetaneo e altrettanto povero) del piano preparato di Cageana memoria, ma senza l’inevitabile staticità della “preparazione” delle corde.
Il Piccolo Atlante delle Costellazioni Estinte si rivolge al cielo senza alcun desiderio di trascendenza, suggestionato da quelle visioni che per un motivo o per l’altro hanno “fallito”, non omologate dalla storia o rimpiazzate da immagini più efficaci o radicate. Come se riconoscendo nel cosmo immagini familiari fosse possibile ridurne una comprensione o quantomeno limitarne la spaventosa, splendida immensità.
Martedì 24 Marzo, ore 21.15
DARIO CECCHINI TRIO
Dario Cecchini – sax
Guido Zorn – contrabbasso
Bernardo Guerra – batteria
Dario Cecchini sassofonista e compositore da anni attivo nella scena musicale nazionale e internazionale, continua ad esplorare quei territori a cavallo fra jazz, funk, ritmi composti e sonorità moderne che da anni esplora con i suoi Funk Off.
Martedì 14 Aprile, ore 21.15
SIMONE SANTINI/ALESSANDRO DI PUCCIO
in “Curved Lights”
Simone Santini – sax alto, oboe, flauto, ewi (synth sax)
Alessandro Di Puccio – vibrafono, percussioni
“Ormai l’elettronica svolge un ruolo fondamentale nelle produzioni musicali di tutto il globo – dice Di Puccio – “costringendo” molti artisti ad una continua, se non frenetica, ricerca di mezzi e forme espressive in linea con la velocità dell’evolversi contemporaneo.” Partendo da questi presupposti, Curved Lights pone le proprie basi sull’interattività tra elettronica e strumenti acustici. Le composizioni elettroniche, firmate da Simone Santini, dialogano con il “live” dei musicisti creando nuovi rapporti timbrici e formali in continua mutazione, liberando così un flusso musicale ricco di suggestioni: dalla Dj music alla soundtrack music, passando per il jazz.
Martedì 28 Aprile, ore 21.15
FLORENTINE SWINGSTERS
“Florentine swingsters” è un’orchestra il cui repertorio spazia dall’inizio del ’900 fino alla metà degli anni ’40, dal blues al jazz tradizionale di New Orleans, dal swing ai brani gospel e spiritual, anni meravigliosi in cui risiede una magia irripetibile. In questa band suonano insieme diverse generazioni di musicisti, dal giovanissimo batterista di 14 anni di grande talento al clarinettista e sassofonista sulla scena musicale da oltre 50 anni. Tutti con una stessa passione, il new orleans, spaziando fra il manouche, il jazz, il blues e il swing.
Martedì 5 Maggio, ore 21.15
Trio UGO
Federico Eterno – sax alto e clarinetto
Marco Papa – chitarra ed elettronica
Gioele Pagliaccia – batteria e percussione
UGO suona batteria, chitarra, sassofono e clarinetto ed è scisso in tre elementi distinti, UGO vive a Berlino ma trae la sua ispirazione da varie parti del mondo e tenta di riassumere le sue esperienze in composizioni originali. UGO è cresciuto ascoltando musica punk, jazz, improvvisazione radicale di stampo europeo, percussioni africane e Bach, e miscela tutti questi elementi nel calderone delle proprie composizioni e improvvisazioni. Temerario, non ha paura di infrangere le regole soprattutto se esse bloccano il fluire della creatività.
UGO è un nuovo progetto nato nella primavera del 2014 a Berlino ed è composto da Gioele Pagliaccia – Batteria e Percussioni, Federico Eterno – Sax contralto e Clarinetto, Marco Papa – Chitarra ed Elettronica. Nel corso della loro carriera ogni membro del gruppo ha avuto la possibilità di collaborare individualmente con artisti quali: Butck Morris, Demo Suzuki, Will Bernard, Gioe Lally, Danilo Gallo, Scott Rosemberg, Roberto Dani, Mirko Guerrini, Collettivo El Gallo Rojo, Simone Schirru, Craig Mattingley, Gerhard Gschlößl, Johannes Fink ecc. Pur essendo una giovane formazione, oltre alle attività concertistiche in club, ha già avuto modo di realizzare un concerto in diretta streaming per “I Need Radio” durante il programma “Life in Public” ed ha partecipato al festival “Analogue Now”, al “Lovelite” di Berlino, sonorizzando in tempo reale il film The Cameramen di Buster Keaton. Attualmente sono impegnati nella registrazione del loro primo album in studio. Il repertorio è composto principalmente da brani originali molto differenti fra loro a livello stilistico ma accomunati dall’importanza data all’improvvisazione collettiva. Al suo interno si trovano omaggi a compositori del 900, Eric Dolphy, Nino Rota, Briggant Kraus. Le sonorità da jazz d’avanguardia, oltre che dalla storia del free jazz e della improvvisazione radicale, attingono da elementi di punk-rock e musica africana.