Lucca, giovedì 6 marzo, ore 18
Libreria Ubik, Via Fillungo 137/139
Alba Donati
Idillio con cagnolino
Fazi Editore
Intervengono Ilide Carmignani e Giorgio Ficara
Sarà presente l’autrice
«Ora per fortuna il libro è uscito. Vorrei festeggiarlo e applaudirlo, dato che contiene alcuni dei migliori esempi di poesia italiana comparsi negli ultimi vent’anni».
Alfonso Berardinelli, Il Foglio
«Questa poesia nasce dall’indignazione per la storia degli uomini. Per la Donati la violenza è storica, non metafisica, e di conseguenza il discorso sul male è sempre anche un discorso sulla responsabilità del male».
Roberto Galaverni, Corriere della Sera
«Può esserci, come scrive Alba Donati, “un tempo millenario intorno, che ci raccoglie”, ma la felicità è qui e ora. È questo l’idillio».
Enrico Gatta, QN La Nazione
«Consegna l’idillio a una storia culturale finita per sempre: mentre la vita quotidiana familiare, nella sua nuda evidenza, si riprende i suoi diritti, in una direzione che è quella dei sensi e dei sentimenti».
Massimo Onofri, Il Sole 24 Ore
«C’è in Alba Donati, nella sua chiarezza espressiva, nella sua comunicabilità immediata e necessaria, un bisogno, nella dissociazione generale in cui viviamo, di comunità, di ricostruzione sociale, e politica. Un bisogno – nel dialogo serrato tra città e campagna, tra madre e figlia – di tracciare un confine, di fondare, di fare ordine nel buio».
Claudio Damiani (dall’introduzione)
Idillio con cagnolino è un fermo immagine sulla perfezione di un triangolo amoroso tra una figlia, una madre e una nonna. Mette in scena la storia che passa, una linea retta tra una nonna arcaica e post-bellica, una madre cresciuta nel periodo del boom economico e una figlia digitale. Nelle affermazioni della bambina, quasi dei piccoli apologhi, intravediamo molto del nostro passato, come un filo che si riannoda con la saggezza dei vecchi. Sullo sfondo, un dialogo serrato tra città e campagna, tra capitalismo e difesa dell’essenziale, tra grandi temi e piccole osservazioni domestiche. I grandi maestri toscani sono il coro dell’Idillio, dallo zio Fernando che scende i poggi della Garfagnana a Cesare Garboli che apre la sua porta nella casa di Viareggio, e stabiliscono una linea di confine tra un ieri che ancora possiede la forza e la potenza della vita autentica e un oggi che non può e non deve dimenticare. Idillio con cagnolino mette la sordina per parlare delle grandi ingiustizie sociali e storiche a cui ci ha abituati la poesia di Alba Donati e lo fa ascoltando il punto di vista di una bambina che parla con i suoi giocattoli, con i lupi e le streghe. La raccolta si chiude con il Pianto per la distruzione di Beslan, un allucinato resoconto su come il nuovo millennio sia potuto iniziare con una strage di bambini. L’idillio rivela la sua natura di incanto provvisorio, di attimo di quiete strappato all’imprevisto, all’incidente, al terrore. Ed è proprio per questo fatalmente vitale.
Alba Donati è nata a Lucca e vive tra Firenze e Lucignana. Scrive di poesia su quotidiani e riviste. Ha pubblicato La repubblica contadina (City Lights Italia 1997, Premio Mondello Opera Prima 1998) e Non in mio nome (Marietti, 2004). Ha curato Costellazioni italiane 1945-1999. Libri e autori del secondo Novecento (Le Lettere, 1999), Poeti e scrittori contro la pena di morte (Le Lettere, 2001) e, insieme a Paolo Fabrizio Iacuzzi, il Dizionario della libertà (Passigli, 2002). Recentemente ha messo in scena con l’Orchestra Regionale della Toscana il poema Pianto sulla distruzione di Beslan, con musiche di Haydn.
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