I Vincitori di EROTICANZONI
Seconda edizione del Concorso-Festival della Canzona Erotica
ideato da Mirko Guerrini e Massimo Altomare
Sono stati Simone Bechi con Restami, Enrico Zambelli con Piccola morte e Marcello Sladoievic con Giochamo a Tangram i tre vincitori della seconda edizione di EROTICANZONI, il concorso festival della canzone erotica ideato da Massimo Altomare e Mirko Guerrini, finale che si è tenuta giovedì 30 maggio, al Teatro Politeama Pratese. Ad eseguire magistralmente i brani in sala, con Altomare e il sestetto residente Politeama Pratese MusicaLab, era la splendida voce di Monica De Muru.
Lanciato a gennaio, all’interno della rassegna Politeama in primo piano 2013, il concorso ha visto arrivare oltre 90 testi, a volte già messi in musica dagli autori, provenienti da tutte le parti di Italia. Uno persino dall’Australia! E i dieci finalisti, ieri, erano tutti lì (eccetto il concorrente di Melbourne) nella platea del Politeama, per sentire le proprie canzoni messe in musica e, soprattutto, per vederle giudicare dalla giuria. A decretare i 3 vincitori erano stati chiamati da Roberta Betti, presidente del teatro Politeama, la cantante Irene Grandi, l’attore e cantautore David Riondino, il gruppo pisano dei Gatti Mézzi, la cantautrice romana Pilar, la Bandabardò quasi al gran completo, l’attrice Rosanna Gentili e il chitarrista e cantante Maurizio Geri. E al loro fianco, come lo scorso anno, c’era un folto gruppo di giornalisti, formato per questa edizione da Fulvio Paloscia di Repubblica, Edoardo Semmola del Corriere Fiorentino, Olga Mugnaini della Nazione, Gabriele Rizza dell’Unità, Miriam Monteleone del Tirreno, Monica Nonno di Rai Radio 3, Giuseppe Barone di Controradio e Massimo Innocenti di Radio Insieme. Caterpillar patrocinava l’evento.
Intervallati da splendide esibizioni degli artisti in giuria, da Irene Grandi, che ha eseguito la canzone di Ornella Vanoni Non sai fare l’amore, a David Riondino che si è esibito nella divertentissima Bronzo, da Pilar, ai Gatti Mézzi, alla Bandabardò, a Maurizio Geri e all’attrice Rosanna Gentili, i dieci brani finalisti sono stati eseguiti splendidamente da Massimo Altomare e Monica De Muru, accompagnati da Mirko Guerrini, Leonardo Pieri, Nico Gori, Dario Cecchini, Gabriele Evangelista e Andrea Melani.
A vincere il terzo premio, ovvero 100 euro in buoni da spendere in dischi, è stato Marcello Sladoievic di Firenze con la canzone Giochiamo a Tangram, ispirata al millenario gioco cinese il cui scopo è quello di creare infinite figure partendo dalle 7 tessere che compongono il quadrato dei partenza. E nella canzone, ovviamente, l’uso delle figure era figurato! Il ritornello, valga per tutto: “Ma poi a Tonga anche tu… eri in tanta/e ballando un tango/ho strusciato la tua stanga!”.
Il secondo posto se lo è aggiudicato Enrico Zambelli, di Genova, con Piccola morte, canzone dedicata ad una notte di sesso sfrenato in automobile, con colpo di scena finale. Dice una delle strofe in chiusura: “alito, baci, sospiri/macchie di rossetto sui copri sedili/carezze, graffi, gesti, emozioni/odori che si fanno profumi/io che mi muovo sapiente e sicuro…/ma suono per sbaglio il clacson col culo/e allora ci si spaventa forte/risorgendo dalla piccola morte”.
Vincitore del primo premio è stato infine Simone Bechi, di Ferrara, con Restami, testo stavolta serio e bellissimo, che mette in ballo anche l’amore: “Restami addosso l’odore del vento di foglie e conchiglie/noi siamo reduci di un mondo ostile, di fuoco e di meteorite/Baciami, indossami, cambiami, strappami, telecomandami/Poi appoggiami filo sottile sulle tue palpebre chiuse”.
La giuria ha voluto aggiudicare un premio straordinario simbolico, quello della critica, a Sunset Jazz, scritto da Guergana Radeva, Grosseto, per il suo carattere particolarmente poetico, dotato di una struttura ricercata e sperimentale.
Si ricordano gli altri testi in concorso: Come un cowboy felice che cavalca di Gianfranco Evangelista, Intimità di Luigi Mariano, Reggipetti vuoti di Federico Giuseppe Capponi, Perchè no? di Federico Maremmi, Passione liquida di Vanessa Florenzi, Filo rovente di Lorenzo Vecchiato.
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