PREMIO INTERNAZIONALE VALLOMBROSA
GREGOR VON REZZORI
III edizione, 21-22-23 maggio, ore 11
Abbazia di Vallombrosa, Firenze
Cerimonia di premiazione: 23 maggio
Sono cinque i finalisti della terza edizione del Premio Internazionale Vallombrosa Gregor von Rezzori dedicato alla narrativa straniera. Questi i nomi, resi noti da Ernesto Ferrero, presidente della giuria: David Albahari, L’Esca (Zandonai) Deborah Eisenberg, Il crepuscolo dei supereroi (Alet), Andrew Sean Greer, La storia di un matrimonio (Adelphi), Jhumpa Lahiri, Una nuova terra (Guanda), Ingo Schulze, Bolero berlinese (Feltrinelli).
Il vincitore sarà proclamato dalla giuria – composta inoltre da Bruno Arpaia, Giorgio Ficara, Luigi Forte, Livia Manera e Alberto Manguel – nel corso della cerimonia di premiazione che avrà luogo sabato 23 maggio alle ore 11, nell’Abbazia di Vallombrosa (Firenze). Il vincitore riceverà 15.000 euro e una Fellowship (soggiorno di lavoro) presso la Santa Maddalena Foundation. Si ricorda che i vincitori delle scorse edizioni sono stati Hisham Matar con Nessuno al mondo (Einaudi, 2006) e Arturo Perez-Reverte con Il pittore di battaglie (Marco Tropea 2007).
La giuria – presieduta per questa sezione da Andrea Landolfi – attribuisce un riconoscimento anche alla miglior traduzione in italiano di un’opera di narrativa straniera. La vincitrice è Claudia Zonghetti per Vita e destino di Vasilij Semënovič Grossman (Adelphi).
Nato grazie all’iniziativa della Provincia di Firenze, che raccogliendo l’redità di un antico premio toscano lo ha sostenuto e inserito nel programma del Genio Fiorentino, il nuovo Premio ha come obiettivo la promozione in Italia dei migliori talenti della letteratura contemporanea straniera, in collaborazione con Beatrice Monti della Corte von Rezzori, presidente della Santa Maddalena Foundation e moglie del grande scrittore mitteleuropeo Gregor von Rezzori (1914-1998), che proprio a Santa Maddalena sulle colline del Valdarno ha vissuto e lavorato per più di trent’anni. Di Gregor von Rezzori uscirà a fine maggio Uno straniero nella terra di Lolita, pubblicato da Guanda con un’introduzione di Zadie Smith.
La cerimonia di premiazione a Vallombrosa è preceduta da due appuntamenti a Firenze che prevedono giovedì 21 maggio alle ore 17,30 nell’altana di Palazzo Strozzi, sede dell’Istituto Italiano di Scienze Umane, un incontro del pubblico con gli scrittori finalisti, e venerdì 22 maggio alle ore 17 nella prestigiosa sala Luca Giordano di Palazzo Medici Riccardi una lectio magistralis del grande scrittore messicano Carlos Fuentes. Si ricorda che la prima edizione del Premio, nel 2007, ospitò la lectio di Claudio Magris e la seconda, la lectio di John Banville.
La manifestazione è resa possibile anche grazie al contributo del Consorzio per l’Istituto Italiano di Scienze Umane e l’Apt di Firenze.
Segreteria – Ufficio stampa:
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“La luce che proviene dalla Santa Maddalena Foundation aumenta il proprio voltaggio con il Premio Vallombrosa Gregor von Rezzori. Come ogni premio di livello internazionale, riconosce saggiamente l’importanza universale di ogni letteratura nazionale”
E. L. Doctorow
Santa Maddalena Foundation
The Gregor von Rezzori and Beatrice della Corte Retreat for Writers and Botannists
Nel 1967 Gregor von Rezzori e Beatrice Monti della Corte si recarono in Toscana con la speranza di trovarvi un luogo dove mettere assieme delle radici. Furono fortunati perché trovarono quasi subito nel Valdarno Santa Maddalena, una casa colonica, situata su un altopiano che domina una serie di vallate ed ècircondata da una trentina di ettari di bosco ed ulivi con vari edifici tra cui una casa di pietra e una torre d’avvistamento rispettivamente del XV e XIV secolo. Il paesaggio è grandioso ed intatto.
La casa, magnificamente restaurata con l’aiuto dell’architetto Marco Zanuso, diventò fin d’allora un luogo conosciuto per la sua ospitalità, rivolta soprattutto a scrittori ed artisti poiché Beatrice Monti della Corte per anni era stata un punto centrale della cultura milanese con la sua famosa Galleria dell’Ariete. Santa Maddalena divenne rapidamente un luogo dove i visitatori avevano modo di lavorare anche per lunghi periodi. Di quei soggiorni si trovano tracce in diversi scritti di Michael Ondaatje, Bruce Chatwin, Claudio Magris, Robert Hughes etc. Altri visitatori artisti erano David Hockney, Bob Wilson, Ralph Fiennes, Francesco Clemente e molti altri.
Alla morte di Gregor von Rezzori (avvenuta nel 1998, ne ricorre in questi giorni il decimo anniversario), che per primo aveva trovato nell’atmosfera del luogo gli elementi indispensabili allo scrivere come l’assoluta tranquillità e la bellezza sempre intatta del paesaggio, sua moglie Beatrice ha voluto che Santa Maddalena continuasse ad essere un luogo per la scrittura. Aiutata da un cospicuo numero di amici che tuttora costituiscono il Comitato di Advisors, ha dato vita a The Santa Maddalena Foundation. Tra loro Bernardo Bertolucci, Robert Silvers, Volker Schlondorf, Luigi Brioschi, Isabella Rossellini, Claudio Magris, Graydon Carter, Pedro Almodovar.
Dal 2000 ad oggi la Fondazione ha invitato per lunghi periodi di lavoro più di 120 gli scrittori, i Fellows della Fondazione, di lingue diverse e provenienti da molte parti del mondo. Indiana è stata la prima ospite della Fonazione, la scrittrice Anita Desai, assieme alla figlia Kiran che in seguito avrebbe vinto il Booker Prize (2007). Dopo di lei, tra gli altri, Edmund White e Zadie Smith, Colm Toibin, Andrew Miller, Gary Shteyngart, Amitav Ghosh, Michael Cunningham, Péter Esterházy, Nadeem Aslan, Richard Flanagan, John Banville e tanti altri.
La giuria del Premio Vallombrosa Gregor von Rezzori
Ernesto Ferrero ha lavorato a lungo nell’editoria (è stato tra l’altro direttore editoriale di Einaudi e Garzanti, e direttore letterario di Mondadori), e dal 1998 è direttore della Fiera internazionale del libro di Torino. Tra i suoi libri, i romanzi N. (Premio Strega 2000), L’anno dell’Indiano (2001), La misteriosa storia del papiro di Artemidoro (2006), e una biografia di Barbablù, tutti presso Einaudi; e un libro di memorie, I migliori anni della nostra vita (Feltrinelli, 2005). È da poco in libreria Primo Levi. La vita e le opere (Einaudi). Per i bambini ha scritto L’Ottavo Nano (Il Battello a vapore) e Il giovane Napoleone (Gallucci). Traduttore di Flaubert (Bouvard e Pécuchet) e Céline (Viaggio al termine della notte), collabora al quotidiano “La Stampa”.
Andrea Landolfi insegna Letteratura tedesca e Traduzione letteraria all’Università di Siena e ha studiato e tradotto, tra gli altri, Goethe, Schopenhauer, Hofmannsthal, Thomas Mann, Gregor von Rezzori. Nel 1996 ha vinto il Premio Prezzolini per la traduzione letteraria per la sua versione di Disincantato ritorno di Rezzori.
Bruno Arpaia, laureato in Scienze Politiche e in Storia Americana all’Università di Napoli, collabora con “Il Sole 24 ore”ed è consulente editoriale e traduttore di letteratura spagnola e latinoamericana. Autore di vari romanzi, tra i quali L’Angelo della Storia (2001) e Il passato davanti a noi (2006), ha pubblicato di recente un discussissimo saggio dal titolo Per una sinistra reazionaria, tutti editi da Guanda.
Giorgio Ficara, saggista e critico letterario, è professore ordinario di letteratura italiana all’Università di Torino e Visiting Professor alla Stanford University e a UCLA. Ha insegnato a Parigi, alla Sorbona e al Collège de France, e in diverse università europee. Tra i suoi libri: Solitudini. Studi sulla letteratura italiana dal Duecento al Novecento (Garzanti 1993), Il punto di vista della Natura. Saggio su Leopardi (Il Melangolo 1996), Casanova e la malinconia (Einaudi 1999), Stile novecento (Marsilio, 2007). Ha vinto nel 1984 il premio per la saggistica dell’Accademia Nazionale dei Lincei. È condirettore di “Lettere Italiane” e collabora a “La Stampa”.
Luigi Forte è ordinario di Letteratura tedesca presso l’Università di Torino. Ha insegnato in precedenza a Tubinga, Firenze e Bari. È autore di studi sulla letteratura di lingua tedesca moderna e contemporanea e di due testi teatrali. Collabora al quotidiano “La Stampa”.
Livia Manera è giornalista culturale e critica letteraria di narrativa inglese e americana per il quotidiano “Corriere della Sera”.
Alberto Manguel è nato a Buenos Aires, è cittadino canadese e vive attualmente in Francia. È membro della Canadian Writers Association, del PEN club e fellow della Guggenheim Foundation. Fa parte dell’Odre des Arts et des Lettres di Francia, e ha ricevuto un honorary doctorate dall’Università di Liegi in Belgio. Tra I premi più importanti che ha ricevuto ricordiamo il Médicis essay prize (Francia) per Una storia della lettura. I suoi lavori sono stati tradotti in oltre trenta lingue.
Il programma
Giovedì 21 maggio, ore 17.30
Fondazione Sum – Istituto Italiano di Scienze Umane, Palazzo Strozzi, Altana
Incontro/reading
David Albahari, Deborah Eisenberg, Andrew Sean Greer, Jhumpa Lahiri, Ingo Schulze finalisti del Premio Vallombrosa-Gregor von Rezzori
coordina Ernesto Ferrero
introduce Beatrice Monti della Corte von Rezzori
Cocktails
Venerdì 22 maggio, ore 18
Palazzo Medici Riccardi, Sala Luca Giordano
Alberto Manguel introduce
Carlos Fuentes
La giornata di uno scrittore
Lectio Magistralis
Cocktails
Sabato 23 maggio, ore 11.00
Abbazia di Vallombrosa
CERIMONIA DI PREMIAZIONE
sarà proclamato il vincitore del
Premio Vallombrosa-Gregor von Rezzori
e sarà conferito il Premio per la miglire traduzione di un’opera di narrativa straniera a
Claudia Zonghetti per Vita e destino di Vasilij Semënovič Grossman