Eugenia Romanelli
Vie di fuga
Dino Audino Editore
24 novembre, ore 18
Firenze, La Feltrinelli (via de’ Cerretani 30)
Sullo sfondo dei nuovi linguaggi della comunicazione, un noir che è anche una particolare guida turistica e uno spaccato sulle nuove famiglie del terzo millennio.
Il 24 novembre alle ore 18 presso La Feltrinelli di Firenze (via de’ Cerretani 30) va in scena Vie di fuga di Eugenia Romanelli (Dino Audino Editore). Fra intervista e lettura recitata, un modo per presentare e raccontare gli intriganti meandri di questo noir che ha esordito su Facebook e fra network e vita reale sta viaggiando nell’immaginario collettivo di un pubblico sempre più ampio. A condurre l’intervista Rory Cappelli giornalista de La Repubblica. Le letture dei brani sono affidate alla voce e all’interpretazione di William Pagano (Paolo Poli, Giorgio Albertazzi, Marco Bellocchio, Ugo Chiti, etc).
Vie di fuga, come si diceva, è un noir e racconta di persone e di “nuove famiglie”. un viaggio attorno alle difficoltà emotive e giuridiche delle relazioni contemporanee escluse da un inquadramento legislativo. Personaggi e storie che si incontrano in un intreccio con i colori del noir e la profondità di un testo, quasi politico, che vuole dire una parola significativa su temi rilevanti come quello delle nuove famiglie. Prima che nei negozi, il volume ha esordito sul social network con tre booktrailer postati in rete.
Vie di fuga è l’ultimo romanzo di Eugenia Romanelli, reduce dal successo di “Con te accanto” (Rizzoli), scritto a quattro mani con Paola Turci. Classe ’72, giornalista, professionista come i suoi personaggi. Redattore a “L’Espresso”, poi direttore della versione italiana della rivista internazionale “Time out”, nel 2004 ha fondato la testata giornalistica nazionale “Bazar”, co-edita da Rai Eri e La Stampa. Ha insegnato Scrittura Creativa e Comunicazione alla Facoltà di Scienze della Comunicazione de La Sapienza di Roma. Oggi docente alla LUISS e collaboratrice de Il fatto quotidiano e dell’ANSA.
Sul filo di una vicenda che sa tenere il fiato sospeso, i suoi personaggi percorrono strade, vie, città. Trasformando questo giallo avvincente in una guida turistica radical e chic sulle capitali europee. Ma anche in un manuale tascabile per assaporare la Capitale tra le Capitali, lungo i profumi dei suoi locali più gustosi: Roma.
Ma è anche quasi un saggio sui nuovi modi di comunicare. A fare da collante fra vicende, pensieri, sospiri e personaggi, infatti, Facebook, che qui è ambientazione generazionale e vero e proprio protagonista narrativo. Assieme a Bianchino, un sornione e simpaticissimo gatto bianco che troneggia sulla copertina di questo romanzo e sguscia fra finestre e vicende con leggerezza felina.
La trama
Karin vive sola. È a un bivio: ha perso il lavoro, ha chiuso una relazione, vorrebbe un figlio. Trascorre le giornate facendo i conti con il tempo che passa, cercando di capire come uscire dall’impasse in cui, chissà perché, l’ha messa la vita. Tom si trasferisce nell’appartamento accanto a Karin, dove fino a qualche giorno prima viveva Eva: da subito i due si conoscono, prendono a frequentarsi, qualcosa nasce tra loro. Ma Tom ha un segreto: di notte Karin sente strani rumori provenire dal suo appartamento, a volte Karin ode la voce di una donna, altre vede quella donna uscire, tutta coperta, dall’appartamento. E poi Eva: dov’è finita, si chiede. Eva intanto ha una storia con una donna, Riccarda, che è sposata con Ted: quando scopre di essere incinta vuole condividere questa sua maternità con la donna che ama e anche con il marito di lei. C’è un problema però: Jacques, il belga padre del bambino. Si è trattato dell’errore di una notte: ma lui, tossicodipendente, trafficante, violento, non si arrende. Vuole a tutti i costi entrare nella vita di Eva, essere padre di quel figlio che, forse così crede, lo farà essere migliore. E cerca di farlo nell’unico modo che conosce: con la forza, con il ricatto. Eva con uno stratagemma si libera di lui, aiutato anche da Karin, che nel frattempo è riuscita a contattarla, e dagli amici di Karin (Marzio, medico, e Giuseppe, avvocato). E poi ci sono Carolina, la migliore amica di Karin, Emma, la sua pranoterapeuta, e Bianchino, il gatto bianco e sordo di Karin che avrà anch’esso un ruolo in questa storia intricata e trascinante, che si concluderà, come in un feullietton ottocentesco, con l’incontro di tutti in un altro appartamento: proprio qui i tasselli troveranno il loro giusto posto.