CRUMB GALLERY
Via San Gallo, 191 rosso, Firenze
SMALL SIZE
Third edition
Paola Adamo · Cecilia Cosci · Lucia Damerino · Marenna Davoli · Sophie Dickens · Tami Eyal · Maria Caterina Frani · Lucy Jochamowitz · Adriana Luperto · Louises Will
12-23 dicembre 2024
Apertura tutti i giorni dalle 16 alle 19 (domeniche incluse)
Dieci artiste per la terza edizione di SMALL SIZE alla Crumb Gallery, a Firenze dal 12 al 23 dicembre 2024: Paola Adamo, Cecilia Cosci, Lucia Damerino, Marenna Davoli, Sophie Dickens, Tami Eyal, Maria Caterina Frani, Lucy Jochamowitz, Adriana Luperto, Louises Will.
SMALL SIZE nasce dall’idea di raccoglie opere di piccolo formato: piccoli dipinti, piccole foto, piccole sculture, gioielli e oggetti d’artista. Una mostra corale che mette insieme voci diverse, ogni artista con la propria storia, con il proprio linguaggio, con la propria poetica che affonda la propria pratica del fare in terreni e radici culturalmente differenti. Insieme si uniscono in unico coro, una narrazione tutta al femminile del contemporaneo. SMALL SIZE anche perché è stato deciso insieme, politicamente, di mantenere un prezzo contenuto delle singole opere, perché l’arte non è tale se non è per tutti. È un invito, in questo periodo di feste, a scegliere un regalo che parli di bellezza e creatività. Un gesto che contribuisce a rendere l’arte un bene condiviso, un linguaggio universale che può entrare nelle case di ognuno.
Paola Adamo nei suoi dipinti, olii su tela, parte da un’indagine sui “luoghi non luoghi”, pone l’attenzione sulla transitorietà degli spazi e delle situazioni sociali, politiche e culturali interrogandosi sul loro significato. Quello che emerge è che un albergo, una metropolitana, un cimitero sono sì luoghi fisici e tangibili ma anche il rimando ad uno spazio mentale, simbolico e costruito della cultura. Le sue opere propongono la rappresentazione di un mondo dove dialogano visioni diverse.
Cecilia Cosci presenta alcuni dei suoi montage della serie Sogni, con personaggi e immagini, ritagliati da dipinti acquisiti dalla storia dell’arte, dal Trecento al Novecento, e riformulati in nuove composizioni. La dimensione onirica pervade questa personale riscrittura, in parte autobiografica. Cosci gioca con queste immagini, le decontestualizza, ne prende in prestito i simboli per creare significati altri, accompagnandoli con titoli volutamente ironici, che sono imprescindibili dall’opera stessa.
Professionalmente impegnata nel design e nel set styling, Lucia Damerino mutua da questo mondo la fotografia e l’uso degli oggetti, li trasforma in materia significante, espressione di un mondo interiore. Nella serie fotografica delle Nature Morte e degli Still Life affiorano, come in altri suoi lavori, esperienze di vita, memorie di infanzia, rivivono persone care che appartengono al suo personale vissuto famigliare.
Marenna Davoli fa collane, spille e anelli, più in generale, come lei stessa sottolinea, “produzione sperimentale di ornamenti in stoffa cuciti”, all’interno del suo Atelier creativo qèc nato nel 2007. L’ispirazione dei suoi lavori nasce dalla natura, dall’architettura e da riferimenti spontanei all’arte contemporanea, con un debito particolare verso Maria Lai che, con Marenna, condivide la terra d’origine, la Sardegna.
Le piccole sculture che Sophie Dickens presenta a Small Size appartengono ad alcuni dei temi chiave del lavoro di questa artista britannica: gli animali, qui con i suoi uccellini “selvatici” di Pieve di Teco, e l’Apocalisse con i suoi quattro cavalieri. I suoi soggetti riflettono un primitivismo moderno, sono immagini fantastiche che fanno riferimento alla natura, alla mitologia ma anche agli elementi umani.
Tami Eyal è una designer multidisciplinare. Nelle sue creazioni gioca sui contrasti: mette insieme al cemento industriale materiali più preziosi e brillanti come metalli, pietre semi preziose e fiori essiccati. Ne nascono gioielli unici di grande eleganza. Anche nei suoi vasi in ceramica fatta di Gres nero, filo di ferro, rami e muschio ricerca sempre il contrasto, usa materiali elaborati messi insieme a quelli naturali per realizzare quello che lei chiama “natura urbana”.
Le Santine é il nuovo progetto visivo di Maria Caterina Frani, attrice, performer e speaker. L’artista si cimenta con l’iconografia di tre sante: Agata, Rita e Teresa, tre donne, tre storie e la forza della fede che trasforma, armonizza e rende scintillanti. La tecnica è quella del capovolgimento dell’immagine da ritrarre e il disegnare senza guardare il foglio. Ne nascono nuove immagini dal tratto minimale e essenziale. Lo sguardo ribaltato e cieco e il gesto continuo sul foglio fanno emergere linee, spazi di vuoto e pieno che danno vita a una riproduzione fuori dalla logica della verosimiglianza, lasciando margine al potere evocativo della visione ottenuta. Le aggiunte leggere di colore seguono lo stesso principio ed entrano nel disegno come inserti gestuali fuori dai confini delimitati.
L’universo femminile di Lucy Jochamowitz è contraddistinto da simboli, da elementi che si ripetono come quei rami rossi disegnati sulle gonne – gonne di donne a cui manca la parte superiore – di questa serie di dipinti dal titolo Verso Casa, che sembrano coralli, ramificazioni sanguigne. Il mondo interiore dell’artista si mescola con l’universo simbolico della sua cultura d’origine: un mondo di matrice primitiva, ancestrale, dove la favola e il mito convivono con i rituali della vita quotidiana.
Gli acquerelli su carta di riso e su cartoncino di Adriana Luperto sono paesaggi intensi, carichi, con dei cieli fatti di nuvole che ti catturano e dove la luce gioca un ruolo fondamentale. La luce diurna, del crepuscolo, della notte, i raggi del sole a volte radenti, a volte ovattati, a volte diretti, creano un’atmosfera un po’ magica. Sono paesaggi dell’anima che emergono dai ricordi dell’artista, reali o immaginati.
Chiude questa carrellata delle artiste di Small Size, Louises Will. I suoi progetti sono fortemente legati al ruolo della donna nel mondo contemporaneo, utilizzando la sua arte come mezzo per esplorare e promuovere questioni legate alla parità di genere e all’empowerment delle donne. In sintonia con questi temi, per quest’occasione ha realizzato un lavoro nuovo, degli Ex-Voto. Spesso, l’oggetto dell’offerta era correlato all’ambito corporeo, e Louises Will, in modo provocatorio, pone al centro di cornici di vario formato delle vagine disegnate.
Crumb Gallery è stata fondata nel 2019 da Rory Cappelli, Lea Codognato, Adriana Luperto e Emanuela Mollica. Crumb Gallery #womeninart nasce come spazio esclusivo per artiste donne. Promuove, divulga, sostiene ed espone pittura, sculture, fotografie, installazioni e performance di artiste. Le gallerie che espongono solo donne, nel mondo, si contano sulle dita di una mano e Crumb Gallery #womeninart vuole dare il suo piccolo contributo per ridurre il gap tra uomini e donne nel mondo dell’arte contemporanea.
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