Conversazioni in San Francesco
I edizione
Incontri di letteratura, filosofia, arte e musica
9 settembre -14 dicembre 2014
Lucca, Chiesa di San Francesco
ILARIA E LE ALTRE
ovvero della bellezza eterna
domenica 19 ottobre ore 21
Lucca, Chiesa di San Francesco
Il guardare delle donne, ovvero la bellezza infranta
Intervengono: Melania Mazzucco (Premio Strega 2003 con Vita), Francesca Serra (critica e studiosa di letteratura italiana), Nicla Vassallo (filosofa, professore ordinario presso il Dipartimento di Filosofia Teoretica all’Università di Genova).
Alba Donati legge Carol Ann Duffy
Introduce Rossella Martina, QN
Domenica 19 ottobre, alle ore 21, quarto appuntamento a Lucca con le Conversazioni in San Francesco, rassegna dedicata, in questa sua prima edizione, al tema della bellezza eterna, raccontata, di volta in volta, da scrittori, poeti, filosofi e artisti. Ilaria e le altre, promossa dal Comitato Nuovi Eventi per Lucca e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, presenta nella Chiesa di San Francesco Il guardare delle donne, ovvero la bellezza infranta. Un incontro particolare come se a parlare fosse, dopo anni di silenzio, Ilaria stessa. Come si sentirebbe rispetto a tanta devozione? Qual è la funzione della sua morte e di quella di Ofelia, Virginie, e di tante altre bellezze che occupano le pagine dell’arte e della letteratura scritta dagli uomini? E se la morte femminile fosse un mito fondativo della nostra cultura? Risponderanno a queste domande Melania Mazzucco, Francesca Serra e la filosofa Nicla Vassallo mentre Alba Donati offrirà una scelta di poesie di Carol Ann Duffy tratte dalla raccolta La moglie del mondo, dove appunto a parlare sono le mogli di uomini famosi, da Tiresia a Shakespeare. Introduce la serata Rossella Martina, QN.
La signora col cagnolino. Una storia di amore e fedeltà
di Melania Mazzucco
«La bellezza acceca. Rapiti, quasi ipnotizzati dalla marmorea beltà di Ilaria del Carretto, per secoli i suoi ammiratori hanno descritto – in versi, in prosa, in prosa lirica – il sonno magnifico della bella moglie del Guinigi, la straziante, apollinea perfezione della sua figura, la sua siderale lontananza da questo mondo, racchiusa in un’eterna solitudine. Eppure Ilaria non è sola. Basta staccare gli occhi dal suo viso, dai suoi occhi chiusi, dai sinuosi panneggi dell’abito per accorgersi che ai suoi piedi c’è qualcosa. Anzi, qualcuno.
Si tratta di un piccolo cane, di quelli che ai suoi tempi venivano – e ancora oggi vengono – definiti “da compagnia”. (…)»
Ilaria e l’asino che vola
di Francesca Serra
A Lucca c’è una donna che da sei secoli è morta ma non finisce mai di morire. La morte invece di disfarne la bellezza, la rende ancora più bella. Un paradosso che dovrebbe forse stupirci o inquietarci: invece da secoli viene incontro al nostro più squisito senso estetico. Ci appaga e conforta. Siamo così abituati all’incanto che l’Arte ha creato intorno al mirabile cadavere di Ilaria e di tutte le altre bellissime donne morte che affollano la storia della nostra cultura, da non porci altre domande. La ripetizione diventa assuefazione e sconfina nell’accecamento: imbambolati dalla levigata perfezione del marmo di Jacopo della Quercia, ogni giorno da sei secoli celebriamo le nozze dell’arte maschile con la morte femminile.
Giovinezza e bellezza fisica: contro le singole donne
di Nicla Vassallo
Nella nostra società veniamo quotidianamente tempestati da immagini quasi assolute, quasi immortali di giovinezza e bellezza attraverso cui fashion system e media concettualizzano la donna, cosicché le singole donne si recepiscono quasi forzate a corrispondere a queste immagini, immagini che si condensano spesso in un corpo (non in una mente) dal valore normativo (“questo è come la donna deve essere”) e rispetto a cui le singole donne provano angoscia e sensi d’inferiorità. Se, da una parte, è vero che differenti società propongono differenti concetti di donna, che nella medesima società non permane troppo a lungo il medesimo concetto di donna, che possono sussistere tanti concetti di donna, d’altra parte rimane pure vero che il nostro attuale concetto di donna non sfugge a quello di una donna magra, post–adolescente, bianca, eterosessuale, concetto difficile da incarnare. Ma stiamo parlando di concetti o di stereotipi? E, quando ci viene detto “tu sei una vera donna”, oppure “tu non sei una vera donna”, cosa significa e in qual modo occorre rispondere? Sfoggiare l’apparenza fisica “femminile”, imposta e legata a un canone relativo di bellezza e di giovinezza, a una falsa essenza immortale, può non risultare corretto.
Ingresso libero. I biglietti sono disponibili, fino a esaurimento posti, presso la biglietteria del Teatro del Giglio di Lucca nel seguente orario: 10,30–13 e 16–19.
Tel. 0583 465320 – biglietteria@teatrodelgiglio.it
Conversazioni in San Francesco – Il progetto
Ilaria e le altre, ovvero della bellezza eterna trae spunto da una delle scultore più conosciute e amate al mondo: Il monumento funebre di Ilaria del Carretto, la giovane sposa del Signore di Lucca Paolo Guinigi. Il monumento realizzato da Jacopo della Quercia, e conservato nel Duomo, rappresenta da sempre un archetipo di bellezza muliebre e di gioventù. Studi recenti, durante la campagna di scavi realizzata nell’ambito dell’imponente restauro del complesso conventuale, hanno rintracciato le spoglie di Ilaria proprio nella cappella di Santa Lucia, nel convento di San Francesco. E proprio San Francesco sarà il luogo che ospita tutti gli incontri della rassegna, in programma fino al 14 dicembre.
Il Complesso Conventuale di San Francesco è tornato alla città grazie all’imponente e recente restauro finanziato e promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.
La rassegna ideata e curata da Lea Codognato, Alba Donati e Sergio Risaliti, è promossa dal Comitato Nuovi Eventi per Lucca, organismo costituitosi su iniziativa della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e della Fondazione Centro Studi sull’arte “Licia e Carlo Ludovico Ragghianti. Sponsor unico della rassegna è la Cassa di Risparmio di Lucca Pisa Livorno/Gruppo Banco Popolare.
Organizzazione e Ufficio stampa:
Davis & Franceschini
Piazza Santa Maria in Campo 1 – 50122 Firenze
Tel. 055 2347273 – Fax 055 2347361
davis.franceschini@dada.it – www.davisefranceschini.it
Nadia Davini – Cell. 347 8693211
Comunicazione e Relazioni esterne:
Marcello Petrozziello
Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca
Tel. 0583 472627 – Cell. 340 6550425
comunicazione@fondazionecarilucca.it
Biografie
Melania G. Mazzucco nasce a Roma nel 1966. Esordisce con il romanzo Il bacio della Medusa (1996), a cui fa seguito La camera di Baltus (1998). Del 2000 è Lei cosí amata, sulla scrittrice Annemarie Schwarzenbach, della quale poi cura e traduce la raccolta di racconti La gabbia dei falconi (2007). In Vita (2003, Premio Strega) reinventa la storia di emigrazione in America della sua famiglia all’inizio del Novecento. Il romanzo ha grande fortuna in Italia e all’estero. Nel 2005 pubblica Un giorno perfetto, da cui il regista Ferzan Ozpetek trae l’omonimo film. Al pittore veneziano Tintoretto Melania Mazzucco dedica il romanzo La lunga attesa dell’angelo (2008, Premio Bagutta) e Jacopo Tintoretto & i suoi figli. Storia di una famiglia veneziana (2009, Premio Comisso), biografia del maestro e dell’amatissima figlia Marietta, che ricostruisce centocinquant’anni di storia di Venezia. Nel 2011 riceve il Premio letterario Viareggio – Tobino come Autore dell’Anno e nel 2013 il Premio Ignazio Silone. Nel 2012, per Einaudi, pubblica Limbo (Supercoralli e Super ET 2013, Premio Bottari Lattes Grinzane, Premio Elsa Morante, Premio Giacomo Matteotti) e Il bassotto e la Regina (L’Arcipelago, Premio Frignano Ragazzi 2013). Il suo ultimo romanzo è Sei come sei, pubblicato da Einaudi Stile Libero nel 2013. I suoi romanzi sono tradotti in 24 paesi. Nel 2013 ha raccontato 52 capolavori dell’arte nella pagina domenicale dedicata a Il museo del mondo sul quotidiano “la Repubblica”.
Francesca Serra, critica e studiosa di letteratura italiana, è nata e vive a Firenze. Ha pubblicato vari saggi, tra cui Calvino e il pulviscolo di Palomar (1996), Casanova autobiografo (2001), Galleria Palazzeschi (2005) e Calvino (2006). Presso Bollati Boringhieri sono usciti Le brave ragazze non leggono romanzi (2011) e La morte ci fa belle (2013).
Nicla Vassallo (Porto Maurizio-Imperia, 1963) ha studiato al King’s College London ed è professore ordinario di Filosofia teoretica presso l’Università di Genova. Tra i più autorevoli filosofi in Italia, il suo pensiero e le sue ricerche scientifiche hanno innovato e rinnovato settori dell’epistemologia, della filosofia delle scienze, della metafisica, dei gender studies, della storia della filosofia analitica. E’ autrice, coautrice e curatrice di ben oltre cento pubblicazioni. Tra i suoi volumi più recenti: Filosofia delle donne (Laterza 2007, con P. Garavaso), Teoria della conoscenza (Laterza 2008), Knowledge, Language, and Interpretation (Ontos Verlag 2008, con C.M. Amoretti), Donna m’apparve (Codice Edizioni 2009), Piccolo trattato di epistemologia (Codice Edizioni 2010, con C.M. Amoretti), Terza cultura (il Saggiatore 2011, con V. Lingiardi), Per sentito dire (Feltrinelli 2011), Conversazioni (Mimesis 2012), Reason and Rationality (Ontos Verlag 2012, con C.M. Amoretti), Frege on Thinking and Its Epistemic Significance (Lexington Books–Rowman & Littlefield 2014, con P. Garavaso), Uomini e donne hanno il diritto di sposarsi: falso! (Laterza 2015). Fa parte di consigli direttivi e comitati scientifici di autorevoli riviste specialistiche. Scrive di cultura e filosofia su testate giornalistiche tra cui Domenica de Il Sole 24 ore e il Venerdì di Repubblica. Ha pubblicato una raccolta di poesie, Orlando in ordine sparso (Mimesis 2013). Sta, al presente, lavorando su differenti aspetti dei rapporti umani, in relazione alle istituzioni e alle “conversioni”, sulle filosofie femministe nell’ambito delle filosofie delle scienze, sulle filosofie della medicina di genere, e, soprattutto, sulla filosofia della conoscenza e dell’ignoranza. Ha vinto, tra l’altro, il premio di filosofia “Viaggio a Siracusa” nel 2011.