Il Teatro di Marino
Museo Marino Marini

Firenze, Piazza San Pancrazio

Mercoledì 13 novembre, ore 18
Presentazione del libro

Piero Manzoni
Vita d’artista

di Flaminio Gualdoni
edito da Johan & Levi

Intervengono:
Alberto Salvadori,
direttore artistico del Museo Marino Marini
Sergio Risaliti,
critico e storico dell’arte
Flaminio Gualdoni,
autore del libro


Nuovo appuntamento per il Teatro di Marino, mercoledì 13 novembre, alle ore 18, con la presentazione del libro Piero Manzoni. Vita d’artista dello storico e critico d’arte, Flaminio Gualdoni, edito da Johan & Levi, la prima biografia dedicata all’artista, figura fondamentale dell’arte del Secondo dopoguerra. A parlarne insieme all’autore ci saranno Alberto Salvadori, direttore artistico del Museo Marino Marini e Sergio Risaliti.

Il libro
Un piccolo ritaglio di giornale sul Corriere d’informazione datato 7 febbraio 1963 annuncia la morte “per paralisi cardiaca” del giovane Piero Manzoni, “noto tra i pittori d’avanguardia”. Solo una scarna notizia per dare l’addio a lui, quel Piero Manzoni classe 1933, che è oggi figura cardine della ricerca artistica Secondo dopoguerra e a cui la storia ha tributato tutti gli onori di critica e di mercato.

In occasione del doppio anniversario, cinquant’anni dalla morte e ottanta dalla nascita, Johan & Levi pubblica Piero Manzoni. Vita d’artista, la prima biografia dedicata a Manzoni, scritta da Flaminio Gualdoni. Ciò che mancava, sino a ora, era una sistemazione organica del tutto, una rilettura complessiva e unitaria, una ricerca ulteriore che colmasse, il più possibile, le carenze documentarie evidenti, che si interrogasse correttamente sul senso di una vita vissuta totalmente en artiste, ma in lucida assenza di retorica.

Il volume ricostruisce ciò che c’è prima, dopo e dietro la Merda d’artista, la figura di un personaggio rimasto fedele alle origini borghesi ma intrinsecamente e fortemente provocatore.

Le notti di “dolce vita milanese” e le giovanili scorribande in bicicletta, le prime prove sotto il patrocinio di Fontana alla ricerca di una voce personale, il sodalizio con giovani artisti italiani a lui contemporanei, le collaborazioni con i movimenti d’avanguardia internazionali di cui diventa un esponente ricercato e riconosciuto: tutto scorre velocemente, fino a relegare sempre più sullo sfondo il Manzoni privato e a portare in primo piano il Manzoni artista.

Il libro è anche una panoramica sulla cultura artistica italiana ed europea di quel tempo: da Lucio Fontana a Yves Klein, da Azimut al Gruppo Zero, Gualdoni ricostruisce lo straordinario clima cosmopolita di quel momento attraverso l’attività frenetica e geniale di Manzoni.

Manzoni è un personaggio dalle elaborazioni intellettuali profonde e dalle intuizioni fulminanti che comprende, sin da subito, come la pratica artistica nuova non possa che avere per scenario l’Europa cosmopolita della cultura, alla cui edificazione sceglie di contribuire in modo lucido e determinato. Egli comprende inoltre, sulla scorta di ragionamenti allora non consueti su Duchamp, che cruciale è la figura dell’artista in quanto tale, e ogni opera è un segno funzionale all’edificazione della sua identità insieme unitaria e radiante. In conseguenza di ciò, Manzoni attua una sorta di sottrazione fondamentale: annullare il Manzoni “privato” e calarsi totalmente, senza remore e deroghe, nell’opera. Non esiste per lui, in altri termini, una figura pubblica da recitare mondanamente e un’altra, diversa, che abiti il suo vivere ordinario.

L’autore
Flaminio Gualdoni è storico e critico d’arte. Dal 1980 insegna storia dell’arte all’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano, e ha una lunga carriera come direttore di istituzioni museali e gallerie (Galleria Civica di Modena, Musei Civici di Varese, la Fondazione Arnaldo Pomodoro). Ha curato numerosissime mostre di primari artisti italiani e internazionali. Collabora con numerose testate giornalistiche e riviste (Corriere della Sera, Il Giornale dell’arte, Il Giorno, Italia Oggi, Gente, RAI) e ha diretto per vari anni la rivista FMR e fondato La rivista bianca FMR. Nel 2011 ha realizzato con Luca Lampo l’Atlante dell’arte italiana per il web, www.atlantedellarteitaliana.it

Il Teatro di Marino è un format che accoglie una serie di appuntamenti con contributi di artisti, autori, critici, performers e musicisti. L’idea nasce dalla volontà di mettere in gioco lo spazio, le opere e la storia di Marino Marini con protagonisti della scena artistica contemporanea. Il museo verrà pervaso ogni volta, per un giorno al massimo, da presenze che porteranno le loro esperienze, la loro poetica, la loro identità all’interno dello spazio di San Pancrazio a Firenze.

Ingresso libero

Museo Marino Marini
Piazza San Pancrazio, Firenze
Tel. +39 055 219432
info@museomarinomarini.itwww.museomarinomarini.it

Museo associato AMACI

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