Viale Giannotti 81/83/85
Firenze
www.ex3.it
Giovedì 29 ottobre 2009 inaugura EX3, il nuovo Centro per l’Arte Contemporanea di Firenze con la doppia personale di due artisti rappresentativi della scena internazionale contemporanea: Julian Rosefeldt e Ian Tweedy, a cura di Lorenzo Giusti e Arabella Natalini. E in attesa dell’opening ufficiale, venerdì 2 ottobre, dalle 22 in poi, EX3 apre per una sera: un evento speciale, Empty rooms party, una festa per tutti, dove a mezzanotte si darà inizio alla Giornata nazionale del contemporaneo, promossa dall’AMACI (Associazione Musei d’Arte Contemporanea Italiani), presentando tutti gli appuntamenti di sabato 3 ottobre a Firenze, insieme a dj sessions, musica, proiezioni, anticipazioni degli eventi futuri.
Il Centro
EX3 – il cui nome nasce dalla contrazione della parola “exhibition” e dalla sua ubicazione nel Quartiere 3 – opererà sul modello della Kunsthalle tedesca, non uno spazio museale dotato di una propria collezione dunque, ma un centro espositivo dinamico.
Gli spazi all’interno di EX3 si articolano nella “Main Room”, la grande sala centrale di circa 600 mq, dove saranno ospitate sia mostre personali che collettive e presentati lavori site-specific dal forte impatto visivo, e nelle “Side Rooms”, le sale laterali, che presenteranno una programmazione dinamica, con mostre più frequenti e con aperture ad artisti emergenti.
EX3 lavorerà in stretta collaborazione con altre istituzioni del settore e presenterà giovani individualità artistiche, tra le più interessanti del panorama nazionale e internazionale contemporaneo dando spazio a linguaggi e poetiche differenti attraverso un programma articolato in attività espositive, workshop, seminari ed eventi collaterali.
Diretto da Sergio Tossi con la collaborazione dei critici Lorenzo Giusti e Arabella Natalini, EX3 andrà a colmare un vuoto “storico” per la città di Firenze: quello di uno spazio aggiornato e attivo, attraente nella sua componente architettonica e idoneo all’esposizione di opere d’arte contemporanea.
EX3, collocato negli spazi dell’ex auditorium di Gavinana, in viale Giannotti 81, è sostenuto dal Comune di Firenze, Assessorato alla Cultura, Assessorato alle Attività Produttive, Consiglio di Quartiere 3.
EX3 ringrazia il Catering Convivium per la collaborazione.
EX3 – Centro per l’Arte Contemporanea
Viale Giannotti 81/83/85 – 50126 Firenze
Orario di apertura:
dal mercoledì al sabato, dalle 11 alle 19
domenica dalle 10 alle 18 – Chiuso il lunedì e il martedì
Per informazioni:
Tel. 055 011 4971 – info@ex3.it
Ufficio Stampa:
Davis & Franceschini
Tel. 055 2347273 – Fax 055 2347361
davis.franceschini@dada.it
www.davisefranceschini.it
Comunicazione:
Neri Torrigiani
Tel. 055 2654589 – Fax 055 2654590
www.torrigiani.com
Julian Rosefeldt / Ian Tweedy
Doppia personale
a cura di Lorenzo Giusti e Arabella Natalini
29 ottobre – 5 dicembre 2009
Anteprima per la stampa: mercoledì 28 ottobre, ore 12
Inaugurazione: venerdì 29 ottobre, ore
EX3 inaugura la programmazione 2009/2010 con Julian Rosefeldt / Ian Tweedy, due artisti che operano all’interno di contesti e linguaggi diversi. La scelta dei due curatori Lorenzo Giusti e Arabella Natalini è frutto di un’attenta osservazioni della scena contemporanea più attuale.
Julian Rosefeldt (Monaco 1965) è noto al pubblico internazionale per le sue grandiose installazioni multi-canale, elaborate messe in scena che intrecciano i comportamenti stereotipati della vita quotidiana con la finzione filmica trasformando la realtà in commedia dell’assurdo.
I lavori dell’artista, architetto di formazione, sfruttano apertamente le figure teatrali come interpreti del nonsenso della condizione umana, le attività quotidiane e l’atteggiamento compulsivo vengono affrontati con gli strumenti della decostruzione e della ricostruzione surreale, trasformando azioni legate alla normalità familiare in imprese di un’assurdità inaspettata.
Negli spazi di EX3 verranno presentati tre lavori dell’artista tedesco: American Night (2009), l’ultima produzione a 5 canali di Rosefeldt (presentata nella sala grande), che celebra il genere western come testimonianza del tempo dimenticato, affiancata da Stunned Man (2004) e Lonley Planet (2006) opere dove gli interpreti lottano per trovare l’equilibrio e il senso della vita.
American Night gioca con il mito della frontiera e l’idea dell’uomo libero che “risolve da solo i propri problemi”, come disse una volta John Wayne. In questo caso siamo di fronte a cowboy contemporanei che difendono il diritto di fare ciò che essi ritengono essere più giusto.
I cowboy si riuniscono in un accampamento di fronte al fuoco e discutono la teoria del film western; un elicottero dell’armata USA attera nel mezzo di una città deserta e soldati in alta uniforme la invadono, mentre fantocci, che sembrano Barack Obama e George W. Bush, discutono il senso di entrare armati in un saloon.
Su un piano più formale, l’installazione cita dipinti di paesaggi romantici che ricordano i lavori di Caspar Friedrich e rompono con il cliché dell’uomo rude e solitario. Qui, il cowboy è perso nei suoi pensieri, incantato e disorientato, allo stesso tempo, dal paesaggio sconfinato che lo circonda. Infine, l’opera è come altri lavori dell’artista – un omaggio alla costruzione cinematografica che smantella il meccanismo della narrazione e della struttura filmica.
La mostra di Julian Rosefeldt è realizzata in collaborazione con il Kunst Museum di Bonn.
Ian Tweedy (Hahn, 1982), nato e cresciuto in una base militare americana in Germania, fonda la propria ricerca artistica sull’analisi dei rapporti tra biografia individuale e memoria collettiva, sull’appropriazione soggettiva della storia e più in generale sulla riflessione intorno ai concetti di identità, appartenenza e libertà.
Tutti i lavori di Tweedy nascono dalla trasposizione di immagini che provengono da un suo archivio personale in continua crescita.«Ciò che faccio», ha dichiarato l’artista in una recente intervista, «è semplicemente incorporare il mio archivio nella mia vita quotidiana. Da una parte mi lascio influenzare da queste immagini, dall’altra piego e costruisco le verità che queste immagini trasmettono per adattarle alla mia propria verità».
Attraverso l’utilizzo di mezzi diversi – dal disegno al collage, dall’installazione al video – Tweedy interpreta la realtà come espressione di una sovrapposizione fluida di memorie e di immagini. L’utilizzo in pittura di supporti diversi, che portano in sé le tracce di un passato più o meno recente – come copertine di libri, pagine di vecchie riviste, superfici d’appoggio, stracci utilizzati per pulire i pennelli – risulta funzionale a questo tipo di visione del tempo e della storia.
Alla formazione del pensiero di Tweedy ha contribuito in maniera determinante l’esperienza del graffitismo. Nello spazio urbano ogni immagine è sottoposta a un processo di accostamento visivo capace di modificarne la percezione e dunque il significato ultimo. Ogni immagine urbana è affiancata ad un contesto di segni che preesistono all’immagine stessa e che ad essa si sovrappongono. Così come nei lavori di Tweedy, scritte e pitture murali portano in sé i segni di storie precedenti e durano finché un’altra scritta o un’altra immagine non le modifica, sovrapponendosi ad esse.
La mostra di EX3, dal titolo 70 Zeppelins ruoterà attorno all’omonima installazione composta da 70 diversi disegni raffiguranti immagini di dirigibili. Ogni disegno è realizzato su un diverso supporto a stampa che confluisce all’immagine disegnata un significato inedito. Nell’immaginario dell’artista il dirigibile viene a costituirsi come un elemento di grande valore espressivo e simbolico, legato alla storia della prima guerra mondiale, all’idea di progresso e alla letteratura di viaggio.
A completare 70 Zeppelins sarà una grande lavoro site-specific, realizzato in una delle due ali di EX3.
Programma dicembre 2009 – aprile 2010
Networking 2009 – Back to the present
12 dicembre – 6 gennaio 2010
Inaugurazione: sabato 12 dicembre 2009
Dopo le mostre di Julian Rosefeldt /Ian Tweedy, dal 12 di dicembre 2009, EX3 ospiterà la mostra finale del progetto Networking 2009 – Back to the present, a cura di Elisa del Prete, promosso dai Comuni di Firenze, Prato, Pontedera, Monsummano Terme, Livorno, dalla Provincia di Arezzo, col sostegno della Regione Toscana. 30 giovani artisti toscani presenteranno, all’interno di una grande installazione, una selezione di immagini frutto di un lavoro di ricerca negli archivi fotografici toscani.
La collaborazione con Networking, quest’anno alla sua quinta edizione, prevede anche una serie di artist talk con i 5 artisti-tutors selezionati dalla curatrice: Stefanos Tsivopoulos (GR), John Duncan (USA/I), Rirkrit Tiravanjia (DA/USA), Pavel Braila (MD), Marzia Migliora (I).
Premio Toscana Contemporanea
I edizione
Entro la fine del 2009 verrà proclamato il vincitore della prima edizione del Premio Toscana Contemporanea. Promosso da EX3, con la collaborazione degli enti locali, il premio è uno dei principali punti di forza della programmazione del Centro. Attraverso la nomina di una commissione selezionatrice, composta da 3 curatori attivi sul territorio toscano come Saretto Cincinelli, Daria Filardo e Pietro Gaglianò, e di una giuria internazionale, sarà premiato il lavoro di un artista under 40, toscano di nascita o di adozione. Al vincitore verranno dedicati, nella primavera del 2010, una mostra personale nelle sale del Centro e un catalogo con i contributi dei critici e dei curatori coinvolti. Il premio ha come fine principale la valorizzazione delle migliori realtà territoriali, in una prospettiva di promozione. La selezione degli artisti da parte della commissione selezionatrice si baserà sull’analisi del percorso professionale e dei curricula, mentre alla giuria sarà chiesto di valutare un progetto appositamente concepito per gli spazi del Centro.
Febbraio 2010
A febbraio 2010 si terranno in contemporanea la mostra di Eva Marisaldi e del duo Tonk.
Eva Marisaldi nasce a Bologna nel 1966. Il suo lavoro si muove nello spazio del gesto minimo, dell’insinuazione, del dubbio, del suggerimento bisbigliato.
L’artista raffigura il suo mondo attraverso possibilità espressive molto diverse che spaziano dalla costruzione di oggetti semplici a installazioni articolate, dal video all’interazione serrata con lo spazio, suggerendoci una percezione ampia e multiforme che si rapporta al luogo con delicatezza ed eleganza.
Per la sala centrale di EX3, Marisaldi sta lavorando a un progetto site-specific a partire dal tema del dialogo e della comunicazione, soggetto centrale della sua produzione più recente, per indagare le possibilità di riflessione individuale e collettiva all’interno dello spazio espositivo.
Il duo Tonk è formato da Taiyo Onorato (Zurigo, 1979) & Nico Krebs (Winterthur, 1979). Dopo aver studiato Fotografia alla HGKZ, La scuola di Arte e Design di Zurigo, dal 2003 hanno iniziato il loro sodalizio artistico. Attualmente vivono e lavorano tra Zurigo e Berlino. Insieme hanno partecipato a numerosi progetti ed esposizioni in Europa e negli Stati Uniti.
I Tonk usano la fotografia, e non solo, come mezzo per rappresentare la realtà, la manipolazione e la mistificazione della realtà stessa, come nella recente pubblicazione The Great Unreal, che raccoglie una serie di foto scattate “on the road”, attraversando gli Stati Uniti, lavoro che gli ha impegnati per circa tre anni. Anche le installazioni derivano dal contesto dei loro shootings fotografici, dove oggetti insignificanti e costumi di scena sono accuratamente disposti per creare situazioni surreali. Così nelle loro installazioni, fatte di piccole sculture e assemblaggi di oggetti, applicano la stessa ironia e lo stesso umorismo bizzarro.