Daniele Lombardi
Guarda che Musica
Firenze, Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti
2 – 30 giugno 2013
Inaugurazione sabato 1 giugno, ore 18
Si apre il 2 giugno, presso la Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti, la mostra GUARDA CHE MUSICA, del pianista, compositore e artista visivo Daniele Lombardi. La mostra, che proseguirà sino al 30 giugno, è curata da Carlo Sisi e realizzata con il contributo e la collaborazione dell’Osservatorio per le Arti Contemporanee (OAC) dell’Ente Cassa di Risparmio, della Soprintendenza per il Polo Museale Fiorentino, della Fondazione Fiorenza, del Museo Marino Marini e del Maggio Musicale Fiorentino.
Guarda che Musica presenta grandi opere recenti, partiture, libri, riviste e varie installazioni che documentano il percorso artistico di Daniele Lombardi, percorso che lo ha portato a navigare tra musiche scritte per essere eseguite e musiche concettualizzate in immagini destinate ad una meditazione silenziosa. Allestita nella sala del Fiorino e nella sala della Musica di Palazzo Pitti, la mostra ospita nella prima, quattro grandi lavori pittorici di circa 10 metri ciascuno, che fanno parte del ciclo Musica Virtuale, mentre nella seconda, in un allestimento molto suggestivo, un’opera sempre di grande formato come Grande Silohuette, nei toni del bianco e nero, e Prima Vista realizzata nel 2006 a Firenze nel Giardino di Boboli, Tepidario Grande del giardino della Botanica Superiore, una vera e propria sinfonia della quale potremo rivedere l’esecuzione in un piccolo monitor sul pianoforte che domina, al centro dello spazio.
Saranno esposti, inoltre, tredici acquarelli che fanno parte della serie Variazioni su rosso. “Un impatto cromatico, ritmato, timbrico di cui se vuoi potresti immaginare l’ascolto perché a mio avviso di questo si tratta – scrive in catalogo Gino Di Maggio – di una pittura musicale, di una pittura dove il colore e non solo la forma si fa suono. Forme-sonore in libertà, verrebbe da chiamarle, specialmente quelle tele o grandi strisce di carta giapponese dove il colore si fa monocromo, nero su bianco. Un arcipelago di forme, a volte filiformi, fluttuanti nello spazio”.
Oltre a tracce sonore che accompagneranno le varie opere, l’imponente lavoro di Daniele Lombardi sarà testimoniato da una serie di videoclip, realizzati insieme a Vincenzo Capalbo (Art Media Studio).
Da una visione generale delle opere di Daniele Lombardi traspare una libertà sperimentale dovuta al profondo lavoro di analisi delle avanguardie storiche del primo Novecento, in particolare del Futurismo, che hanno sviluppato la tensione verso la simultaneità, come un inesorabile arrestarsi del flusso temporale nello spazio fermo della rappresentazione visiva.
Chi ha avuto modo di ascoltare la musica di Lombardi, sa che i segni, paralleli alla sua musica da ascoltare, nulla più hanno di meramente speculativo, essi si traducono in effettive nuove sonorità, specie laddove vengono riprodotti, con strabiliante gesto esecutivo al pianoforte dal compositore-pianista fiorentino. Forse questa può non essere chiama “musica”, coma la definiva Ettore Pozzoli, ma è l’espressione di un’energia, di una vibrazione che invece che vivere in un tempo viene visualizzata in uno spazio, dando la possibilità di una meditazione analitica che non fugge via come il suono che svanisce in silenzio.
In occasione della mostra, si terranno due concerti di Daniele Lombardi che rientrano nel programma della 76esima edizione del Festival del Maggio Musicale Fiorentino (Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili).
Il 4 giugno al Museo Marino Marini, alle ore 20.30, saranno eseguite le seguenti opere di Lombardi: Ana Spasic canterà In nova Fert (1998), Cecilia Berioli Grafemi 2 (1979) per violoncello e Roberto Fabbriciani realizzerà La Stanza dei Flauti (1997-2003) con Graphodia 1 (1972), Graphodia 3 (1975), Il Soffio (1984), L’aria Cedevole (1992), Miz Maze (1994), Rondellus (1995), The Gardener’s Labyrinth (2003) scritti per strumenti dal flauto basso all’ottavino.
Il concerto sarà preceduto alle 18.30 dalla presentazione del volume Forse, verso un autoritratto (Nardini Editore, 2010) del critico musicale Angelo Foletto e del CD Mazes (Neos Music, 2013).
Il secondo appuntamento sarà il 7 giugno, alle 20.30, a Palazzo Pitti nel Saloncino delle Statue, grazie agli Amici di Palazzo Pitti. Daniele Lombardi al pianoforte eseguirà una scelta di 10 studi da Ten4ten1 (2000-2009) 10 studi per dieci dita, da Ten4ten2 (2010-2011) 10 studi per dieci dita, Moonlight (2003 – 2013) per pianoforte e video, versione definitiva e Non finito (2013), per pianoforte e video. I video sono realizzati da Vincenzo Capalbo e Marilena Bertozzi (Art Media Studio, Firenze).
Guarda che Musica è accompagnata da un catalogo edito dalla Fondazione Mudima, Milano, che documenta il percorso musicale e visuale dell’artista, e raccoglie testi di Cristina Acidini, Carlo Sisi, Daniel Charles, Philippe Daverio, Gino di Maggio e di Daniele Lombardi. In catalogo ci saranno foto anche dell’ultima delle sue Sinfonie per 21 pianoforti, la Terza che oltre ai 21 strumenti prevede l’intervento di love electronics, recentemente eseguita a Milano in occasione di “Piano city 2013”, presso la Rotonda della Besana, questo ultimo 11 maggio.
Daniele Lombardi, fiorentino di nascita, è pianista, compositore e artista visivo. Da anni conduce una personale ricerca sulla fusione e la convergenza del segno, suono, gesto e visione, attraversando i diversi linguaggi espressivi e formali con opere che uniscono musica e arte visiva, secondo un pensiero musicale che esprime energie visualizzate come metafora dello spazio.
Il suo repertorio musicale spazia da sue composizioni per pianoforte, inusitati profili che storicamente collegano autori romantici a musiche di oggi, e molte composizioni di autori contemporanei a lui dedicate. Conosciuto a livello internazionale per la sua attività pianistica, ha lavorato per molti anni sulla musica delle avanguardie storiche degli inizi del Novecento, presentando in prima esecuzione moderna autori ingiustamente dimenticati.
Studioso di sistemi di notazione, nel 1982 realizzò un’esposizione dal titolo Spartito Preso che da Firenze girò in varie città d’Italia. L’iniziativa partiva da un’analisi del rapporto tra suono e immagine, per forma e per funzione, a tutt’oggi attuale.
Le sue Notazioni di fatti sonori che l’esecutore ricrea nella propria immaginazione risalgono ai primi anni Settanta, e sono una sorta di translazione visiva delle forme e delle emozioni suscitate dalla musica, trasferendo/mescolando l’ambito emozionale da un linguaggio all’altro, un’idea rappresentazione dei parametri musicali. Questo lavoro di decenni lo ha portato a definire operazioni in campo pittorico e musicale, esprimendo energie creative sia con immagini che con suoni, avendo oggi in catalogo un vasto numero di composizioni spesso legate alla ricerca di una nuova spettacolarità musicale.
Info:
Galleria d’arte moderna – Palazzo Pitti
Tel. 055 2388601
Orario: da martedì a domenica, ore 8.15 – 18.50, chiusura lunedì
Costo biglietto: la mostra è gratuita per tutti i visitatori della Galleria d’Arte Moderna (ingresso alla Galleria, 8,50 euro intero, 4,50 euro ridotto)
Ufficio stampa mostra:
Davis & Franceschini – Lea Codognato/ Caterina Briganti
Tel. 055 2347273 – Fax 055 2347361 davis.franceschini@dada.it – www.davisefranceschini.it
Ufficio Comunicazione:
Marco Ferri – Opera Laboratori Fiorentini Spa – Civita Group
Tel. 055 2388721 – 335 7259518
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